sabato 16 luglio 2011

Servizi alla persona

Che cosa ci lascerà di buono questa finanziaria, oltre alla rabbia verso una classe politica che sembra essersi autopromossa al di sopra del bene e del male, neanche i suoi rappresentanti fossero stati colpiti dalla luce divina sulla cima del Monte Tabor? Di buono, praticamente nulla. Ormai è certo che questo paese vive in uno stato perenne di amministrazione controllata e che avrebbe bisogno, più che dell'aiuto di Dio, di un super amministratore delegato per tagliare drasticamente spese e sprechi ormai fuori dal controllo di noi poveri cristiani. Spese e sprechi che sembrano annidarsi nei posti più impensabili, se è vero, come ha scritto di recente Gian Antonio Stella, che i privilegi di cui gode la casta dei politici, con relative castine locali, non è più quantificabile in termini monetari.
Per salvare questo gioiellino di paese che è l'Italia dal malgoverno e dalle mani avide di una minoranza  di arraffoni a questo punto servirebbe davvero un intervento divino, se non fosse per il dubbio atroce che neppure Dio sia più capace di far quadrare i conti e alla fine, assalito dalle richieste più disparate, finirebbe per dilapidare il denaro pubblico compiendo spese folli e inutili.
Secondo gli analisti più acuti, da questa situazione si salveranno solo i fornitori di "servizi alla persona", ma non so esattamente a quali categorie professionali si riferisca la definizione.

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