Avendo dedicato un post a Robert Redford, per par condicio devo dedicarne uno anche a John Milius, autore della sceneggiatura di "Corvo rosso non avrai il mio scalpo" e di una lunga serie di film di successo diretti da registi del calibro di Steven Spielberg, Francis Ford Coppola, Sidney Pollack e John Houston.
La sua capacità di narratore, consolidata dall'amore per la storia, da una straordinaria capacità mitopoietica e dall'interesse per i valori ancestrali del genere umano, si è sempre espressa privilegiando la costruzione drammatica della vicenda rispetto all'uso degli effetti speciali, cosicché le sue sceneggiature risultano sempre originali e dense di contenuti.
Alcuni film a cui Milius ha lavorato: "Un mercoledì da leoni", "Apocalypse now", "Conan il barbaro", "Caccia a ottobre rosso", "Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo","1941: Allarme a Hollywood", "Geronimo". Ma quello più originale in assoluto, anche se non il più bello, è "Alba rossa", la storia di un commando comunista formato da truppe sovietiche e cubane che invade una tranquilla cittadina della provincia americana e vi instaura un regime di terrore, torturando e uccidendo gli abitanti che non si vogliono sottomettere al nuovo ordine. Alcuni giovani del luogo decidono di rifugiarsi sulle montagne e di dar vita ad una guerra di resistenza per liberare il proprio paese dagli invasori.
Il film, del 1984, è diretto dallo stesso Milius e, pur non essendo un capovaloro, descrive perfettamente lo spirito di quegli anni e l'intenzione, da parte dell'amministrazione Reagan, di appropriarsi da destra del mito più forte della sinistra rivoluzionaria, quello della guerra partigiana, per trasformarlo in uno strumento di lotta contro il comunismo, in Asia e nell'America Centrale.
Alla penna di Milius si devono alcuni dei monologhi più famosi della storia di Hollywood, quale quello del Colonnello Kilgore, in "Apocalipse Now", che contemplando la devastazione provocata da un bombardamento al napalm, afferma baldanzosamente di sentire "odore di vittoria"; oppure, nel film "Lo squalo", quello di Quint, cacciatore di squali e proprietario dell'imbarcazione Orca, il quale racconta come sia scampato per miracolo al naufragio dell'incrociatore Indianapolis durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo essere rimasto in mare per quattro giorni in balia degli squali. L'Indianapolis, prima di essere attaccata e affondata da un sommergibile giapponese, aveva appena trasportato delle parti critiche per l'assemblaggio della prima bomba atomica.
Milius è un repubblicano dichiarato, membro del consiglio di amministrazione della National Rifle Association, collezionista di armi e da sempre fiero oppositore di qualsiasi tentativo legislativo di limitarne il possesso. Lui stesso ha motivato questa passione spiegando di essere stato rifiutato dal Corpo dei Marines a causa di un'asma cronica, una delusione che lo ha spinto a idealizzare fortemente la vita militare e l'importanza delle armi da fuoco in generale.
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