Norman Montagu, un uomo indubbiamente ricco, ma spesso fatto oggetto di critiche da parte dei suoi detrattori per gli atteggiamenti vistosi e cafoni, conseguenza del suo desiderio di proporsi in pubblico con un'immagine modellata su canoni pseudo-artistici. Fu governatore della Banca d'Inghilterra dal 1920 al 1944, indiscutibilmente il periodo più duro per l'economia inglese e per l'intera Europa. Proveniente da una famiglia di banchieri, già parente di un altro governatore della Banca d'Inghilterra, Sir Mark Wilks Collet, Montagu studiò a Eton e a Cambridge prima di divenire dirigente della Banca nel 1907 e poi Governatore generale nel 1920.Amico intimo del presidente della Banca Centrale tedesca Hjalmar Schacht, al cui nipote fece da padrino, i due furono membri dell'Associazione Anglo-Tedesca. L'associazione, fondata nel 1935, quando Hitler era già divenuto cancelliere, aveva come obiettivo dichiarato il consolidamento dei rapporti di amicizia tra Gran Bretagna e Germania, ma fu percepita dall'opinione pubblica internazionale come un'alleanza filo-nazista.I due banchieri furono anche membri del consiglio di amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), un'organizzazione creata nel 1930 e avente sede a Basilea, in Svizzera. La BIS è attualmente la più antica istituzione finanziaria internazionale: la sua nascita era prevista da uno dei punti del piano Young, elaborato dalle principali potenze economiche mondiali per tentare di risolvere l'annosa questione delle riparazioni di guerra che la Germania, uscita sconfitta dalla Prima Guerra Mondiale, doveva ancora versare ai paesi vincitori.Furono proprio Norman Montagu e Hjalmar Schacht i principali sostenitori della necessità di creare un organismo internazionale di questo tipo. Da notare che Schacht, in seguito, divenne ministro delle Finanze sotto il regime nazista.Lo storico David Blazer, rovistando negli archivi interni della Banca d'Inghilterra, ha accertato che Norman Montagu, nel marzo 1939, autorizzò il trasferimento delle riserve auree di proprietà del governo cecoslovacco verso un conto corrente intestato alla Banca Centrale tedesca, il tutto all'interno della BIS. Nel giro di dieci giorni l'oro, convertito in denaro, venne spostato su altri conti correnti. Nell'autunno del 1939, due mesi dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Montagu provò a ripetere il giochetto, autorizzando di nuovo il trasferimento di quantità di oro di proprietà della Cecoslovacchia ai nazisti. Questa volta, però, il governo britannico intervenne per bloccare l'iniziativa. (continua)
Nessun commento:
Posta un commento